Matteo Rancan ha 21 anni e a soli 20 è diventato Assessore allo Sport e Tempo Libero, Politiche Giovanili, Manifestazioni, Storia e Tradizioni locali per il Comune di Cortemaggiore.
Matteo è uno dei ragazzi che hanno frequentato il Centro Giovani di Cortemaggiore e ha partecipato alle attività estive del nostro bus itinerante Arcobus durante gli anni delle superiori e oltre. Gli abbiamo chiesto di raccontarci come è nata la sua passione politica e come la frequentazione del Centro ha influito sulla sua formazione personale e sulla scelta di impegnarsi attivamente per il suo paese.
Matteo ci ha raccontato come la partecipazione al gruppo dei ragazzi del Centro e dell’Arcobus gli ha permesso di conoscere tanta gente, ascoltare le problematiche dei ragazzi, raccogliere spunti e opinioni su come si possano migliorare le cose all’interno del paese. Una serie di stimoli che Matteo ha raccolto e che lo hanno fatto riflettere sulla possibilità di dare un contributo personale alla crescita del proprio paese: inizia con la militanza politica “dal basso”, mosso da passione e idee, poi arriva il momento delle elezioni comunali e gli viene chiesta collaborazione per l’organizzazione della campagna elettorale, infine si trova in lista “quasi per caso”, senza nessuna particolare ambizione se non quella di rendersi utile e mettersi a disposizione, quindi il successo elettorale.
Dopo solo un anno di insediamento spiega con orgoglio di aver realizzato un’importante manifestazione coinvolgendo più di 250 atleti in “Settembre Sport” e di avere l’intenzione di realizzare varie iniziative per i giovani, con attenzione alle problematiche giovanili. Rispetto a queste si sta attivando per costituire una associazione dedicata allo studio di queste problematiche, creare una consulta giovanile, aprire una sala studio, organizzare una festa per i giovani del paese come appuntamento annuale, diffondere la conoscenza della storia del paese tramite un gruppo di studio che si è costituito a questo scopo.
Tanti e diversi impegni che riesce a gestire anche grazie all’esperienza vissuta al Centro e all’Arcobus: la frequentazione del Centro lo ha aiutato molto, dice, perché ”hai a che fare con persone con idee completamente diverse, anche a livello politico: lì impari che tutti vanno ascoltati. Molti in politica tendono a fossilizzarsi sulle loro idee, invece c’è sempre qualcosa da imparare, le altre opinioni non vanno criticate, vanno ascoltate, e bisogna cercare di captare idee che possono essere utili. Io leggo tutti i giornali, e nella mia campagna elettorale ho fatto un depliant che comprendeva le idee che mi sono state date dalla gente del paese. So che magari non mi hanno dato il voto, ma ho comunque raccolto le loro opinioni e cercato di captare i segnali di tutti: fare il bene del paese è importante, se le idee sono di sinistra o destra non importa.”
Matteo infine ha ricordato il rapporto speciale che si era creato con gli educatori dell’Arco, “giovani che sanno stare in mezzo ai giovani”, così come le giornate in piscina, al cinema, le cene all’aperto la sera, le giornate passate a suonare la batteria alla sala prove musicale del Centro, che gli hanno permesso ad esempio di partecipare con il suo gruppo Rolling Force al concorso “Giovani Suoni”, classificarsi tra i vincitori ed esibirsi a Spazio 4.